Net

Gabriele D’Uva – Net (2007). 100 x 150 cm. Materiali vari, colori UV, colori acrilici.

Una rete è un sistema di connessione tra punti, oggetti esistenti, esseri viventi. Consente il transito continuo e la diffusione di particelle. Il mondo in cui viviamo è una rete. Il nostro cervello, attraverso il quale interagiamo con il mondo, è anch’esso una rete di cellule specializzate chiamate neuroni.
Passando da luce ultravioletta a luce visibile, questo installazione artistica rappresenta la possibilità dell’esistenza di una rete invisibile. I suoni evocano il flusso di informazioni attraverso la rete e tra le reti.

Oltre

Gabriele D’Uva – Oltre (2007). 70×50 cm. Materiali vari, colori ad olio.

Un uomo abbatte i limiti del suo mondo e si affaccia in una nuova realtà.

Sospensione

Gabriele D’Uva – Suspensione (2004). 110 x 80 cm. Materiali vari, pittura ad olio.

Un uomo sospeso in aria, avvolto dalla diffusione del mondo che lo circonda. Cinque corde lo tengono come leggi che governano la realtà. Lo studio della quadro è iniziato nel 2001 e la realizzazione finale è stata nel 2004.

Freddo

Gabriele D’Uva – Freddo (2003). 50 x 70 cm. Olio su tela.

E’ mattina presto e fa freddo. Un uomo è seduto da solo sulla riva del mare.

Inquietudine jazz

Gabriele D’Uva – Inquietudine jazz (2003). 70 x 50 cm. Olio su tela.
Musica jazz risuona nell’aria. Una sensazione di inquietudine si diffonde attraverso il pennello e i colori, in una città con edifici senza finestre e strade senza fine. Lo studio di questo dipinto è stato prodotto nel 1997, ma la versione finale è stata realizzata nel 2003.

Essenza

Gabriele D’Uva – Essenza (2003).60 x 50 cm. Materiali vari, pittura ad olio.

Ognuno di noi è influenzato e plasmato dal mondo circostante. Ognuno di noi pensa o agisce. Onde di interazioni si fondono con noi ed originano da noi. E’ il primo quadro in cui ho guardato verso un’interpretazione più dinamica e tridimensionale di diffusione.

Diffondere

Gabriele D’Uva – Diffondere (1997). 60 x 50 cm. Olio su tela.

Tutto si diffonde oltre i propri confini, rimane in una data forma solo momentaneamente. Definire “qualcosa” significa arrestare un processo continuo per renderlo comprensibile. Questo dipinto rappresenta il manifesto di “Diffusionismo”.
Guardando una pianta in un vaso, ho iniziato a vedere, anche se in modo limitato, la trama assurda delle cause che sta dietro ogni oggetto esistente.